Come si installano le caldaie?
Installazione caldaia: cosa vuol dire?
L'installazione della caldaia è la posa con fissaggio generalmente effettuato a parete o a basamento (a terra), dell'apparecchio a combustibile o pompa di calore permettendo il riscaldamento di un ambiente, l'installazione prevede il collegamento idraulico ed elettrico a più impianti e sistemi termodinamici.
Collegare la caldaia significa allacciare anche:
Collegata ad uno o più impianti di riscaldamento, ad un impianto idrico, ad un impianto del gas, la caldaia deve essere messa "in tenuta" per i successivi passaggi di collaudo.
Installazione caldaia: consumi
L'installazione della caldaia definisce in ultima fase definitiva la potenza totale, dunque i consumi di ogni impianto di riscaldamento, le dispersioni termiche effettive dell'involucro, l'efficienza in generale degli impianti, dunque i consumi reali in una "conduzione" nel tempo.
Costi derivati dai consumi
In particolare, le diciture che troviamo nella prima presentazione all'acquisto della caldaia fanno riferimento solo alla POTENZA NOMINALE della caldaia a gas, alle prestazioni calcolate in kW riferite esclusivamente al funzionamento del riscaldamento (termosifoni, pavimento, etc). Parlando di caldaie domestiche, dai 20kW ai 35kW di potenza.
Maggiore sarà il recupero di potenza e minori saranno i consumi.
Il termoidraulico può stabilire la giusta potenza e la capacità (portata di acqua sanitaria) per il tipo di ambiente che la caldaia installata dovrà servire.
Rendimento caldaia installata: quando migliora o peggiora
ATTENZIONE: anche l'installazione di una caldaia sovradimensionata può abbassare ugualmente il RENDIMENTO!!!
Non è detto infatti che esagerando con le caratteristiche o semplicemente scegliendo un modello costoso, si possa "rendere giustizia" ad un inpianto collegato, anch'esso legato alle prestazioni dell'edificio.
Il dimensionamento ed il calcolo delle potenze complessive deve essere coerente alle necessità, né troppo alto, né troppo basso. Il coefficiente di rendimento deve rimanere più in alto possibile e questo è determinante anche per la durata della caldaia, oltre ai costi di conduzione.
Chi installa?
Un idraulico installatore, diverso generalmente dal centro assistenza autorizzato, effettua l’installazione secondo le norme UNI 7129 e Dpr 74/13, avendo cura di eseguire una posa e collegamento a regola d'arte.
Il Centro Assistenza della marca dell'apparecchio effettuerà il primo collaudo (o accensione), appurato che l'installatore abbia compilato il libretto d'impianto (secondo il riferimento Decreto Ministeriale 17/03/03 e DPR 74/13) che attesta l'installazione e la conformità e la pulizia degli impianti sanitari, termici e del gas.
Ora può avvenire anche il primo controllo fumi.
Installazione caldaia: tipologie
Le tipologie di installazione variano a seconda del locale e della categoria di caldaia, che si distingue a seconda del sistema di combustione, evacuazione dei fumi di scarico, vale a dire:
Caldaia di tipo "B"
Quando i fumi della combustione vengono aspirati dal locale in cui è installato l'apparecchi (ad oggi installabili ESCLUSIVAMENTE ALL'INTERNO) e scaricati per effetto di un tiraggio naturale dato da un camino singolo o una canna fumaria collettiva, la cosiddetta caldaia a camera aperta. Può essere installata nei luoghi in cui vi siano i presupposti, oltre che di conformità, anche una sufficiente evacuazione quindi tiraggio sufficiente (min.3 Pascal) e naturalmente costante.
Caldaia di tipo "B22"
Quando l'aspirazione per il COMBURENTE principale (ossigeno) dei fumi di scarico (usando l'apposito terminale) trova luogo nello stesso locale in cui è installata la caldaia; si tratta di modelli molto rari sul mercato, si trovano negli stabilimenti, ormai di tecnologia superate.
Caldaia di tipo "C"
Quando i tubi, sia di scarico che di aspirazione, e quindi con tiraggio forzato evacuano in maniera autonoma per via della ventola della caldaia che aspira per la maggior parte dei casi in facciata ed evacua il CO2 in una rete o condotti di scarico comuni, canna fumaria ramificata collettiva per il tipo "C", oppure su facciata ove sia impossibile arrivare a tetto come ad esempio nei condomini dove si procede con l'incamiciatura.
NB: chiedere sempre consenso scritto dall'amministratore di condominio per verifica di possibilità di scarico a tetto.
Parliamo di camera stagna.
Caldaia a condensazione
La caldaia a condensazione è una caldaia di tipo "C", in aggiunta utilizza un sistema innovativo di risparmio energetico sfruttando la condensazione, vale a dire che è dotata di una piccola serpentina che funge da scambiatore di calore, posta in prossimità dello scarico fumi, canalizza il calore che viene riutilizzato e reimmesso nell'impianto termico di riscaldamento a cui è collegata. Dunque produce una condensa da covogliare in acque di scarico, dopo essere stata neutralizzata con filtro addolcitore di condensa, obbligatorio per canali di scarico che NON siano in PVC, a causa della sua acidità.
Caldaia a basso consumo / basse emissioni
Le caldaie a basso consumo, sfruttano sicuramente la condensazione ed inoltre sono spesso allacciate a circuiti termici di riscaldamento con impianto a pavimento o a pannelli solari e permettono la gestione di alta e bassa temperatura come alta e bassa pressione del riscaldamento, con una resa termica ottimale ed un sensibile risparmio energetico, oltre che basse emissioni di CO2.
Scarico fumi: dove scaricare?
Lo scarico delle caldaie deve essere sempre "a tetto", se non è possibile arrivarci, in casi remoti, subordinatamente alle delibere amministrative di condominio, sarà possibile scaricare in facciata (come ad esempio per le caldaie a basse emissioni collegate ad un impianto di riscaldamento a pavimento).
Le soluzioni sono due in caso di scarico a tetto per la caldaia a condensazione:
-) Camino Esterno
-) Camino singolo interno
Camino esterno
Sulla base di un mini-progetto, coerentemente alle misure di sicurezza necessarie, l'idraulico deciderà, con il consenso amministrativo o delibera condominiale, di posizionare una canna fumaria esterna all'edificio, fino al superamento della soglia minima sopra-tetto ed eventuali barriere.
Camino singolo
Il camino singolo è la classica canna fumaria a tiraggio naturale che troviamo nella maggior parte dei condomini, esso è adibito ad utilizzo specifico di una tipologìa di apparecchi (vedi sopra) e può essere sia singolo che collettivo, ossìa collegato ad altre utenze.
Incamiciatura camino singolo
Si dice "incamiciare" oppure intubare (gergo) un camino, quando si crea uno strato ulteriore all'interno della conduttura fumi. Attualmente l'incamiciatura avviene quando il camino è singolo, quindi utilizzato solo ed esclusivamente da una sola utenza (scaldabagni, caldaie, cappe, stufe, etc.) fino al comignolo sul tetto e non colllegato ad altri appartamenti o apparecchi.
Cosa vuol dire incamiciare?
Incamiciare una canna fumaria, un camino o un tubo significa rivestirlo all'interno.
Incamiciatura scarico fumi condensazione
Nella maggior parte dei casi si procederà con un rivestimento interno del camino singolo, a partire dall'alto, con materiale in pvc specifico per l'intubazione di canne fumarie per caldaie a condensazione, del diametro supportato dall'apparecchio, dagli 8 - 10cm in su di diametro.
Installare caldaia: prezzo
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Costo installazione caldaia senza fornitura apparecchio
I nostri idraulici sono in grado, al contrario di molti tecnici sul territorio di Milano e Monza Brianza, di scorporare il costo dell'intervento di sostituzione della vecchia caldaia, per la nuova installazione.
Questo significa che si potrà acquistare l'apparecchio che si vuole, da chi si vuole, al miglior prezzo, anche online tramite il nostro stesso sito! SENZA DIMENTICARE LE COMPONENTI AGGIUNTIVE PER REGOLARIZZARE LA NUOVA POSA SECONDO NORMATIVA.
Prezzo per installazione caldaia di medio consumo domestico
Perché essere costretti ad accettare un'offerta (spesso poco conveniente) da parte dell'idraulico che si improvvisa anche rivenditore?
Oggi rischiamo di incappare in un sovrapprezzi sulla fornitura. L'idraulico che fornisce tende sempre a fare la cosiddetta "cresta" o percentuale sul prezzo dell'apparecchio in questione; argomento anche plausibile in casi urgenti per via dell'immediato servizio e reperibilità componenti.
Di solito sul web troviamo offerte fittizie che partono dalle 2.000 € per la fornitura ed installazione di caldaia a tiraggio naturale o da 2.500 € per quelle a condensazione.
Tutto questo potrebbe anche rientrare nei costi medi, il problema è che la marca della caldaia che ci si ritrova in casa è pressoché sconosciuta, con centri assistenza rari....
Prezzo installazione caldaia a Milano e Monza Brianza
Solitamente un'installazione caldaia comprensiva di fornitura, nella città di Milano centro o città come Monza Brianza va a partire dalle 1.800 € per una caldaia a tiraggio naturale, da € 2.500/3.000 per quella A CONDENSAZIONE (tradizionale attualmente non più installabile).
A questi prezzi vanno aggiunte o sottratte, insomma considerate le varie modifiche come incamiciatura della canna fumaria-camino singolo per passare a condensazione in casi di altra tipologia esistente....
Offerta prezzi su installazione caldaie a Milano e Monza Brianza
"Idraulico In" è in grado, grazie alla disponibilità e professionalità garantita dei suoi tecnici, di scorporare il costo di installazione oltre modifiche, dal totale del lavoro idraulico, permettendo o consigliando al cliente la scelta della caldaia più idonea a prezzi molto vantaggiosi, che il committente stesso riscontrerà o confronterà liberamente, magari anche da casa sua.
A tal proposito abbiamo creato una sezione per consigliare la scelta giusta dell'apparecchio alla nostra pagina acquista caldaia.
Quanto costa solo installazione?
Oltre ai prezzi presenti sul mercato, che partono dalle € 800/900 per SOLA INSTALLAZIONE AL NETTO DI QUALSIASI ALTRO ONERE, possiamo garantire al nostro cliente un risparmio imediato sull'installazione della caldaia.
Più in basso l'elenco delle varie situazioni di sostituzione con le opzioni di costo.
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Costo normale dei nostri idraulici
La fornitura e la sostituzione con lavaggio chimico dell'impianto di riscaldamento (obbligatorio per Legge dal 2009) e caloriferi annessi per i nostri tecnici è sempre inclusa, da sola costerebbe € 600. Quindi un risparmio IMMEDIATO sul lavaggio, che purtroppo non tutti fanno ad oggi, fortunatamente l'informazione sta eliminando molti rischi di installazioni improvvisate o non autorizzate.
Questo prezzo comprende:
- Smaltimento vecchio apparecchio;
- Creazione punto condensa;
- Nuova installazione con prima accensione e collaudo gratuito;
- Lavaggio chimico impianto di riscaldamento con caloriferi e ciclo protettivo-conservativo;
- Fattura e collaudo finale con installazione filtri defangatori e anticalcare (marchio da abbinare);
- Partenza della garanzia con dichiarazione di conformità installazione.
Costi nel dettaglio:
Il costo della sola installazione è di € 400 esclusa la posa e fornitura dei tubi di scarico fumi, il DLg n.59 del 2009 impone l'obbligo di abbinarvi una pulizia del circuito termico a risanamento energetico, pena la decadenza della garanzia sullo scambiatore da parte del Centro Assistenza Autorizzato, quindi il costruttore.
L'intervento di pulizia o lavaggio chimico dell'impianto di riscaldamento da correlare di per sè costerebbe intorno alle 600 €, abbiamo quindi pensato di abbinare questo tipo di intervento a prezzo convenzionato e fissato a partire da€600 €200.
Idraulico IN offre la fantastica e competitiva opportunità di installazione COMPLETA a partire da € 600 COMPRENSIVA DI LAVAGGIO CHIMICO IMPIANTI.
Provate a chiedere a dei semplici installatori quanto si spende REALMENTE per un'installazione certificata con pulizia degli impianti!!!
Costo installazione convenzionata caldaia
Il discorso "costi di installazione caldaie" si fa molto più interessante per gli utenti che desiderano acquistare la caldaia ONLINE tramite il nostro sito.
Potremo ottenere un'installazione caldaia convenzionata a partire da soli € 500 incluso lavaggio impianto termico, se l'acquisto su "Amazon" partirà dal click sulla pagina di acquisto caldaia.
Dove installare la caldaia?
La caldaia può essere installata all'esterno (con kit di copertura o kit antigelo), in luogo parzialmente protetto o all'interno di locali adibiti, a seconda della tipologia di apparecchio, data la sua potenza (kW) e vista la presenza di impianto del gas.
Dove è vietato installare la caldaia?
La caldaia non si può montare all'interno di locali con pericolo incendio come autorimesse e box auto, direttamente in corrispondenza verticale del piano cottura, negli ambienti costituenti le parti comuni (ad esempio condominiale) come scale, cantine, androni, solaio, sottotetto, vie di fuga e tutti quei locali non conformi alle normative vigenti.
A meno che si tratti di vani tecnici di pertinenza che sono accessibili solo all'utilizzatore (UNI CIG 7129/08).
E' vietata anche l’installazione dei relativi canali da fumo, condotti di scarico fumi e condotti di aspirazione dell'aria comburente.
E' vietata infine l'installazione di impianti alimentati con i gas più pesanti dell’aria, come il propano, in locali aventi il pavimento ad una quota inferiore a quella esterna media di campagna.
E' vietata la caldaia di tipo "B" e quindi a camera aperta nei locali abitativi civili in cui oltre al "living" è inclusa la zona in cui si dorme, come ad esempio nei monolocali, dove è obbligatorio (secondo i recenti adeguamenti legislativi UNI) installare un apparecchio energetico a combustibile fossile e relativo impianto energetico di tipo "C" ovvero caldaie a camera stagna.
Si può installare la caldaia in bagno?
L'ultimo aggiornamento della legge sugli impianti (la UNI 7129), precisamente nel 2015, vieta l’installazione di apparecchi di tipo "B" in locali uso bagno e gabinetti (vedi relative definizioni nella UNI 7128:2015).
Sostituzione caldaia in bagno
Nel gabinetto si consente la sostituzione di apparecchi già installati collegati a canne fumarie collettive per tipo "C", qualora non sia possibile la sostituzione con un apparecchio di tipo "C" (camera stagna - tiraggio forzato) collegato ad un nuovo sistema di evacuazione fumi oppure con scarico a parete (l’apertura di ventilazione deve essere aumentata del 50%, con un minimo di 200 cm2);
NB:non si fa alcun riferimento ai locali ad uso lavanderia, talvolta utilizzati come servizio igienico aggiuntivo.
Come funziona la prima accensione della caldaia?
Dopo aver effettuato tutti i collegamenti elettrici dell'apparecchio e del termostato, si procede con il primo collaudo della caldaia.
La prima accensione (o collaudo) della caldaia è la prima messa in funzione certificata dell'apparecchio.
La prima accensione deve essere fatta da un tecnico abilitato perché questi deve rilasciare al committente una dichiarazione di conformità di installazione e di verifica di scarico dei fumi. In genere per la prima accensione si chiama il tecnico di zona spesso usando il numero verde che si trova sulla caldaia, ma questo non è imposto dalla legge!! Si può decidere di chiamare tranquillamente anche un tecnico di conoscenza o referenza purché abilitato.
Entro quando devo fare la prima accensione o collaudo?
Dal momento dell'installazione della caldaia, dopo che l'idraulico ha rilasciato adeguate dichiarazioni di conformità e di installazione a norma UNI e CE e rilasciato libretto d'impianto della caldaia, si dispone per legge di un massimo di 30 giorni lavorativi per attivare e dichiarare il corretto funzionamento dell'apparecchio energetico al comune di residenza. Questo avviene dunque con il collaudo o "prima accensione".
Che cos'è il libretto di impianto?
Il libretto d'impianto è tutta la parte burocratica - amministrativa che si trova in parte nella nuova caldaia (come adesivi, codici, diaframma dello scarico, etc.) ed in parte forniti e compiati dall'idraulico che esegue la prima accensione, da allegare con i documenti di installazione della caldaia, certidicazione di conformità di installazione e requisiti tecnici (visura camerale) dell'impresa installatrice.
Il Libretto d'impianto è obbligatorio.
La caldaia a condensazione è obbligatoria?
La caldaia a condensazione è obbligatoria sempre per la sostituzione di caldaie tradizionali (cosiddette turbo) ed anche per situazioni esistenti in cui il vecchio apparecchio di tipo "B" (tiraggio naturale) non può essere nuovamente installato.
Le situazioni per cui è fatto obbligo di passaggio a condensazione sono principalmente dettate dal risparmio energetico, tuttavìa è strettamente necessario occuparsi della conduzione della condensa e soprattutto dello scarico in facciata, da effettuare se e quando...
Scarico fumi caldaia a condensazione: dove?
L'installazione della caldaia a condensazione, secondo l'ultima integrazione di legge entrata in vigore a Settembre 2015, per gli impianti di riscaldamento installati dopo il 31 agosto 2013 collegati a sistemi di evacuazione dotati di sbocco a parete, è consentita soltanto per dispositivi a basso consumo energetico o con scarico fumi sul tetto dell'edificio.
L'altezza dello sbocco sul tetto, in particolare, deve rispettare le regolamentazioni vigenti.
Gli impianti termici installati successivamente devono essere collegati ad appositi camini, canne fumarie o sistemi di evacuazione dei prodotti di combustione, con sbocco sopra il tetto dell'edificio alla quota prescritta dalla regolamentazione tecnica vigente.
Chi dovrà installare una nuova caldaia, in un nuovo edificio, a seguito di una ristrutturazione importante o sostituirne una già esistente (se installata prima del 31 agosto 2013) dovrà quindi scegliere solo fra i modelli a condensazione oppure a bassa emissione/rendimento sopra i 90+2 log Pn . Oppure scaricare i fumi di scarto combustione a tetto.
Per riassumere:
Prima del 18/12/2012
Lo scarico a parete era consentito nella sostituzione secondo i regolamenti locali dei comuni;
Dopo il 18/12/2012 - Legge 221/2012
Lo scarico a parete fu consentito soltanto per caldaie a condensazione;
Dopo il 31/08/2013 - Legge 90/2013
Lo scarico a parete fu consentito per l'installazione di caldaie a bassa emissione (NOx) o caldaie a condensazione;
Dopo il 19/07/2014 - Dlgs 102/2014
Lo scarico a parete è consentito solo con caldaie a bassa emissione NOx classe 5, caldaie a condensazione o caldaie convenzionali a camera stagna aventi rendimento maggiore di 90 +2 log Pn
NB: l'adempimento dell'obbligo di cui al comma 9 risulta incompatibile con norme di tutela degli edifici oggetto dell'intervento, adottate a livello nazionale, regionale o comunale.
Quando non è obbligatoria la caldaia a basso consumo?
Lo sbocco sul tetto, in particolare, si può evitare nel caso di:
-) sostituzione di caldaie installate prima del 31 agosto 2013 dotate già di scarico a parete o all'interno di una canna fumaria collettiva;
-) presenza dell'attestazione scritta dal progettista il quale attesta l'impossibilità di istituire l'impianto con lo scarico sul tetto;
-) edifici e strutture in cui lo scarico sul tetto si riveli incompatibile con le norme legate alla tutela e alla sicurezza dell'edificio.
Importante: a partire dal 26 settembre 2015 i produttori e fornitori di caldaie non potranno più immettere sul mercato apparecchi che non siano a condensazione o a classe energetica elevata, le caldaie a condensazione diventeranno praticamente l'unica soluzione.
Installare la caldaia turbo fino a quando?
La tipologia di caldaie di tipo "C" con tiraggio forzato e quindi a camera stagna è stata in vendita fino ad esaurimento scorte. Ad oggi (2020) la produzione di questi apparecchi è stata rimpiazzata dalle caldaie a condensazione, quindi chi è riuscito ad acquistare la tradizionale, lo ha fatto fino a quella data, inoltre, seppur in giacenza, non è proprio più accettata la nuova installazione comunque...attenzione!
Contattando i nostri idraulici possiamo chiedere conferma di quanto scritto, scoprire nel dettaglio le normative di riferimento e pensare insieme ad un tecnico abilitato, già al telefono, le varie possibilità per passaggio a condensazione.
Installazione caldaie a condensazione
In questi articoli le normative per installare correttamente.
Installare la caldaia a condensazione
Si procederà quindi con installazione di caldaie a condensazione, l'utilizzo di caldaie a camera stagna di tipo "C" è stato bandito.
Installare la caldaia a condensazione sarà sempre di più la prima scelta durante una sostituzione di apparecchio, sicuramente, vista la sua nuova natura ecologica e le sue caratteristiche innovative sopracitate, la caldaia a condensazione neccessiterà una posa a regola d'arte e con le giuste predisposizioni atte al suo corretto funzionamento e secondo le condizioni favorevoli del locale.
Installazione caldaie a condensazione: normativa
Vediamo quali sono le normative in vigore che regolano l'installazione certificabile di una caldaia a condensazione:
l'impianto termico deve essere collegato ad una caldaia con scarico in appositi camini, canne fumarie o sistemi di evacuazione dei prodotti di combustione, con sbocco sopra il tetto dell'edificio alla quota prescritta dalla regolamentazione tecnica vigente.
Nella fattispecie, l'installazione della caldaia a condensazione si potrà effettuare a seguito di una ristrutturazione importante o per sostituzione di una già esistente (se installata prima del 31 agosto 2013) si dovrà quindi scegliere obbligatoriamente solo fra i modelli a condensazione oppure a bassa emissione/rendimento sopra i 90+2 log Pn. Oppure scaricare i fumi di scarto combustione a tetto.
Novità: hai mai pensato di pulire le tubature idriche sanitarie prima di sostituire l'apparecchio?
Sapevi che è OBBLIGATORIO ?
Il lavaggio dell'impianto spesso si sostituisce o si abbina alla sostituzione per una maggiore resa termica, oltre che aumento di portata.
I nostri idraulici della sezione "lavaggio impianti" effettuano questo tipo di intervento in maniera specializzata e con procedimenti efficaci, sia chimici che controlavaggi ad acqua. Inoltre è possibile effettuare il lavaggio OBBLIGATORIO dell'impianto di riscaldamento.
Scopri quando è obbligatorio e quanto costa.
Defangatore caldaia obbligatorio
Il defangatore è un filtro per l'impianto termico di riscaldamento che va installato su caldaia a condensazione.
E' obbligatorio installare il defangatore?
Secondo le normative è obbligatorio installare il defangatore magnetico in fase di installazione caldaia a condensazione.
Perché?
Il motivo è chiaro: essendo un filtro tenderà a prolungare l'integrità della caldaia, trattenendo appunto sporcizia ferrosa.
Quando non è obbligatorio il defangatore?
Anche se sempre consigliato, e soprattutto in impianti tradizionali con termsifoni, la posa del filtro defangatore non risulta ancora obbligatoria per caldaie tradizionali (turbo) ed a camera aperta.
IMPORTANTISSIMO
Inutile installare un defangatore se non si è prima efficientata la tubazione.
Approfondimenti: pulizia impianti idraulici
Installare un filtro senza prima pulire, a nostro avviso corrisponde a "chiudere la stalla quando i buoi sono usciti".
Guarda le normative di riferimento per approfondire.
Passa a:
>> Fumi caldaia
>> Normative caldaie a condensazione
Siamo Centro Assistenza Autorizzato "Sylber" e "Beretta" ed installatori di qualsiasi tipologia di caldaie e scaldabagni.
Chiama gli idraulici professionisti di Idraulico In al NUMERO 349 21 375 91 oppure compila il form per essere ricontattato, i nostri tecnici saranno a tua disposizione per risolvere con rapidità ogni problema idraulico e termoidraulico a Milano, Monza e Brianza.