Quali sono le normative che regolano la caldaia?
Che obblighi di legge ci sono per il controllo (o analisi) fumi della caldaia?
Il controllo fumi della caldaia è obbligatorio per legge
L'assistenza per la caldaia era uno degli interventi idraulici ordinari di manutenzione, ma oggi, in seguito alle recenti disposizioni di legge è un intervento obbligatoriamente necessario per la sicurezza, previsto dalle norme europee e dalla legge italiana.
Per chi è obbligatorio il controllo dei fumi di scarico e della caldaia? Normativa
Il controllo fumi della caldaia o apparecchio equivalente deve avvenire tassativamente per tutte le tipologie di caldaie, che siano all'interno di un locale, privato o pubblico, o all'esterno.
Le nuove norme europee sui controlli dell'efficienza energetica e l'entrata in vigore del DPR 16 aprile 2013, n. 74 (GU n.149 del 27-6-2013), hanno introdotto alcune modifiche, come vedremo qui di seguito.
Consiglio idraulico
NB: una corretta manutenzione della caldaia è una delle regole basilari per risparmiare sulla bolletta del gas. Eseguire la pulizia della caldaia periodicamente serve infatti a mantenere l’efficienza, i rendimenti e a limitare consumi e spese.
Ogni quanto è necessaria l'assistenza tecnica ed il controllo obbligatorio dei fumi?
Parlando di unità domestiche, il controllo di tutti gli apparecchi a combustibile fossile (come il gas) in quanto allacciati ad un impianto termico e producendo uno scarico di gas nocivi (come il CO) DEVE TASSATIVAMENTE AVVENIRE OGNI 2 ANNI, pena la verifica arbitraria del Comune di appartenenza, Regione e conseguenti provvedimenti a termine perentorio.
Normativa caldaia: come avveniva il controllo fumi qualche anno fa....
In precedenza, la normativa (DPR 412/93, 192/2005 e 311/2006) prevedeva per le caldaie di potenza uguale o inferiore a 35 kW, i seguenti controlli:
-) Ogni anno se il combustibile è liquido o solido.
-) Ogni 2 anni se l'impianto è a gas a focolare aperto all'interno dei locali, quindi di tipo "B" o se la caldaia installata ha più di 8 anni.
-) Ogni 4 anni se l'impianto è a gas a tenuta stagna, quindi di tipo "C".
Nel 2009 una modifica legislativa (Dpr n.59) e successivamente con altre leggi che approfondiamo considera gli impianti termici da CONTROLLARE OGNI 2 ANNI e, talvolta ogni anno se si sottoscrive garanzia e contratto con il costruttore o Centro Assistenza Tecnica della marca della caldaia.
Sostituzione caldaia - normativa e canna fumaria
In fase di sostituzione caldaia, s'intende esclusivamente la nuova installazione caldaia, occorre dare l'esclusiva allo scarico a tetto dell'edificio.
In caso di nuovo impianto a pavimento o particolari condizioni di risparmio energetico/combustibile/emissioni si potrà scaricare in facciata, come spieghiamo in basso.
In caso non si possa effettuare, il progettista a seguito delle verifiche deve compilare un Rapporto tecnico dove ne attesta il controllo con esito negativo o positivo ed eventuali parametri.
Cosa dice la normativa di riferimento?
La normativa di riferimento è la UNI 7129 e dispone la progettazione, l'installazione e la conduzione di fumi di scarico, OBBLIGA il controllo fumi in fase di primo collaudo (prima accensione) da parte dell'installatore, oltre che del centro assistenza.
Cronologia: normative ieri ed oggi
Di seguito l'elenco delle normative che si sono suseguite negli anni per il perfezionamento di quanto disposto in fatto di normative di riferimento, più in basso le riassumiamo semplicemente:
Dpr 412 del 1993 modificato dalla Legge n.90 del 03/08/2013;
Dal 26/09/2015 entra in vigore la Normativa europea che limita l'installazione a determinate tipologie di apparecchi di classe 5;
Normativa caldaie 2017
Il 2017 registra una nuova proroga dell'installazione delle caldaie a tiraggio naturale, quindi di tipo "B", sempre e solo con scarico fumi in canna fumaria collettiva, fino a fine 2018.
Cosa vuol dire?
Che le caldaie a camera aperta, di cui sopra, godevano ancora del beneficio della produzione e distribuzione, quindi vendita ed installazione da parte di idraulico (sempre con dichiarazione di conformità).
Sarà difficile acquistarla oltre questa scadenza, poiché i costruttori a tuttoggi dovrebbero aver terminato la produzione, esuberi di magazzino non verranno considerati quindi, ma l'installazione DEVE avvenire entro fine 2018.
Caldaia: normative installazione 2018
A partire dal 31 luglio 2016, è nato il nuovo Conto Termico 2.0, che permette un recupero della detrazione entro massimo 60 giorni dall'installazione di un nuovo apparecchio energetico o per diverse operazioni di recupero efficienza energetica o ripristino energetico come l'isolamento e la pulizia dell'impianto idraulico. In sostanza dal 2018 in poi ci è rimasto un solo buon appiglio: la detrazione fiscale fino al 65%.
Normative controllo fumi 2023
La normativa, a tutt'oggi (2022) rimane la UNI 7129, Dpr n.74/2013+ Dpr 59/2009 e pervedono il LAVAGGIO CHIMICO DEGLI IMPIANTI di RISCALDAMENTO per impianti esistenti oppure impianti con caratteristiche, come la durezza, oltre determinati parametri, e il controllo obbligatorio ogni anno ai fini di conservazione della garanzia e funzionalità secondo il costruttore e per le caldaie con potenza al di sopra del 35 kW (come quelle condominiali ad es.).
A questo proposito gli impianti sono stati suddivisi in due principali categorie:
Impianti termici a combustibile liquido o solido < 35kW
Questo tipo di impianto ha l'obbligo di assistenza ogni 2 anni, indipendentemente dall'età dell'impianto o della caldaia in funzione.
Impianti termici al di sopra dei 35kW, a metano o gpl
Questa tipologia di impianti, per fare un esempio è quella più comunemente riscontrabile nelle abitazioni civili o piccole aziende ed ha l'obbligo di controllo fumi ed assistenza tecnica ogni anno.
Tempi obbligatori per centrali termiche oltre 100kW
I tempi invece si dimezzeranno se la potenza termica della caldaia, ad esempio è maggiore o uguale a 100 kW.
Normativa scarico fumi: spiegazione
Lo scarico in camino collettivo o singolo, deve essere predisposto a tetto in maniera quasi totalmente esclusiva, salvo alcuni casi come deroghe dell'assemblea condominiale, rapporto tecnico di controllo eseguito a livello civile e condominiale dove si attesta l'impossibilità di esecuzione del progetto o in casi come rifacimento di impianto termico integralmente oppure installazione di caldaie di classe 5 a basse emissioni NOx (ossido di azoto) o tradizionali a camera stagna della normativa europea del 26/09/2015, che prevede un contenimento molto efficace della combustione, a fronte di impianto efficiente chiaramente.
Attenzione: ricordiamo che il Decreto 74/2013 è in vigore solo in quelle regioni che non hanno recepito la direttiva 2002/91/CE con atto proprio sulla base dell’art. 17 del dlgs 192/2005 (clausola di cedevolezza), Queste regioni, quindi dovranno intervenire per garantire la coerenza dei loro provvedimenti con i contenuti del DPR assumendoli come riferimento minimo inderogabile (art. 10 DPR 74/2013).
Altri chiarimenti per lo scarico fumi - Normative spiegate in poche parole
Le caldaie a tiraggio naturale, di tipo B o B1, devono essere installate in locale idoneo all'interno e non più all'esterno.
Le caldaie tradizionali a camera stagna, quindi di tipo C, ad oggi 2020 non si possono più installare salvo i casi citati nella pagina, se non li hai visti controlla bene..
Lo scarico a tetto, qualora fosse un camino singolo, deve essere incamiciato, dunque preparato per lo scarico di nuova caldaia.
Scopri tutte le altre normative >>>clicca QUI.
Guarda quali sono i casi per passare a condensazione >>> clicca QUI.
Se ho una caldaia a tiraggio naturale sono obbligato a sostituirla con la condensazione?
Assolutamente no, immaginiamoci quante caldaie ancora in funzione ci possono essere di quel tipo, in tutta Italia, ci sarebbe una rivolta vera e propria.... Morale della favola, se si tratta di una sostituzione ok, a partire dal 2019 bisognerà passare a condensazione, diversamente possiamo, fino a fine 2018, installare una caldaia a tiraggio naturale, sempre nelle condizioni di conformità di cui sopra.
Se la caldaia ancora funziona ma è molto vecchia (oltre 30 anni), il consiglio è di cambiarla appena possibile nella stagione giusta!!!
Tuttavia bisogna riconoscere che per i vecchi modelli ancora tutto non è perduto, alcuni vecchi componenti della caldaia si possono manutenere.
Pulizia obbligatoria impianto di riscaldamento e idro-sanitario
Dal 2009 è in vigore il Decreto Legislativo n.59, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.132 , il quale OBBLIGA una manutenzione costante anche dell'impianto termico e la sua pulizia con annessi caloriferi. Dopo aver capito dove installare l'apparecchio, ma prima del suo collaudo, occorre effettuare un'intervento idraulico di pulizia o lavaggio dell'impianto di riscaldamento e, se al di sopra dei 25 gradi francesi, anche dell'impianto idrico-sanitario, pena il decadimento della garanzìa sugli scambiatori primari e secondari della caldaia.
Attenzione quindi, informarsi bene prima di scegliere chi sarà il tecnico che effettuerà l'intervento e se effettuerà questo intervento, oltre il suo prezzo.
Analisi fumi combustione: prezzi 2022
Quanto costa la revisione della caldaia con il controllo fumi?
Il costo per la pulizia e revisione periodica delle caldaie a Milano e Monza Brianza prevede la rimozione di fuliggine all'interno della camera di combustione dell'apparecchio, il test di tutti i componenti di funzionamento della caldaia e il controllo fumi di emissione.
Controllo fumi e pulizia caldaia (bruciatore)
Generalmente le cifre si aggirano intorno ai 100€ per un controllo ordinario dei fumi di combustione, a questa cifra vanno aggiunti gli interventi di pulizia delle fuliggini e bruciatore (circa 60€), tuttavìa i nostri tecnici specializzati in questa mansione riescono ad eseguire una lavorazione completa con analisi periodica inclusa, produrre una fattura e bollino da registrare al CURIT a soli €130.
Bollino blu - fumi caldaia
Il bollino deve essere eseguito da manutentori o intallatori abilitati dalla Camera di Commercio per lo svolgimento del controllo fumi obbligatorio.
Ai sensi dell’art.15 del D.lgs n. 28/2011 che recepisce la direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, tale certificazione, nel gergo nota come “patentino”, per installare e fare manutenzione di caldaie, caminetti e stufe a biomasse, sistemi solari fotovoltaici e termici, sistemi geotermici a bassa entalpia e pompe di calore, serve a compilare il cosiddetto nuovo libretto di impianto obbligatorio per i proprietari di casa.
Libretto d'impianto - Libretto di centrale
Il libretto d'impianto (di centrale per potenze superiori a 35 kW) deve essere compilato per la prima volta dal manutentore. Tuttavia, il vecchio che avete in casa non deve essere gettato perché rappresenta la documentazione storica della caldaia.
Il libretto di impianto viene autenticato alla prima accensione o collaudo in presenza di certificazione di conformità di installazione rilasciata dall'idraulico installatore.
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>> Normativa caldaie a condensazione 2016
Pulizia del circuito termico: scopri i vantaggi del lavaggio impianto
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