Norme e utilizzo di caldaia a condensazione
Caldaia a condensazione: Obbligatorio o no?
Normativa caldaia a condensazione ed elenco normative pertinenti, per l'argomento trattiamo:
Quando è obbligatoria? Quando no?
Normativa libretto caldaia: quando e per cosa?
Detrazione fiscale installazione
Ultima normativa caldaia a camera aperta
Passaggio a condensazione: rendimenti, consigli tecnici e legali
Defangatore caldaia OBBLIGATORIO
Cronologia: normative in ordine ..per capirci meglio..
Norme installazione: si parte dai fumi
Le normative per l'installazione di una nuova caldaia si riferiscono ad una posa con impianti termici installati successivamente il 2013, le caldaie devono essere collegate ad appositi camini, canne fumarie o sistemi di evacuazione dei prodotti di combustione, con sbocco sopra il tetto dell'edificio alla quota prescritta dalla regolamentazione tecnica vigente.
Normativa per sostituzione caldaie a condensazione
Ecco quando e come è possibile installare la caldaia a condensazione
Scarico a tetto
Se il camino è singolo, fino a tetto, ovvero non ha altri ingressi su altri piani o utenze, si deve incamiciare appunto il camino (o canna fumaria) con materiali in PVC adatti e con le corrette procedure per collegamento obbligatorio da caldaia fino a tetto, si deve inoltre predisporre altro, come descriviamo più in basso per le altre tipologie di condensazione.
Scarico su facciata
L'installazione della caldaia a condensazione, secondo l'ultima integrazione di Legge entrata in vigore a Settembre 2015 ed ancora in vigore nel 2024 per gli impianti di riscaldamento installati dopo il 31 agosto 2013 collegati a sistemi di evacuazione dotati di sbocco a parete, è consentita soltanto per:
- dispositivi a basso consumo energetico (ad es. caldaia in classe V e/o caldaia collegata ad impianto di riscaldamento a pavimento);
- qualora fosse dimostrabile l'impossibilità della prerogativa imposta di scarico fumi sul tetto dell'edificio.
Precisazione sullo scarico fumi a tetto
La prerogativa è lo scarico a tetto di tutte le caldaie, se troviamo una camera aperta (vedi in basso) da sostituire in presenza di un camino singolo fino a tetto, questo deve essere incamiciato con PVC, invece per il camino collettivo ramificato, (ad oggi 2024) in caso nuova installazione bisogna verificare se il modello specifico viene convalidato dall'assistenza tecnica della marca per la garanzia e collaudo. Lo scarico in facciata è consentito per la condensazione in casi dimostrabili di impossibilità di scarico a tetto e se ci sono almeno n.1 situazioni precedenti esistenti certificate dal condominio.
Quando la condensazione è obbligatoria?
Chi dovrà installare una nuova caldaia, in un nuovo edificio, a seguito di una ristrutturazione importante o sostituirne una già esistente (se installata prima del 31 agosto 2013) dovrà quindi scegliere obbligatoriamente solo fra i modelli a condensazione oppure a bassa emissione/rendimento sopra i 90+2 log Pn . Sempre scaricando i fumi di scarto combustione forzatamente a tetto.
Quando non è obbligatoria?
Lo sbocco del tubo di scarico fumi sul tetto, in particolare, si può evitare nel caso di:
- sostituzione di caldaie installate prima del 31 agosto 2013 dotate già di scarico a parete o all'interno di una canna fumaria collettiva;
- presenza dell'attestazione scritta dal progettista il quale attesta l'impossibilità di istituire l'impianto con lo scarico sul tetto;
- edifici e strutture in cui lo scarico sul tetto si riveli incompatibile con le norme legate alla tutela e alla sicurezza dell'edificio.
ATTENZIONE: se il camino è singolo si può incamiciare ed adeguare per la condensazione, se collettivo no. Inoltre ricordiamo che la caldaia a tiraggio naturale può essere attualmente installata (2024) con scarico fumi in camino ramificato collettivo, all'interno e all'esterno con le dovute accortezze.
Le normative cambiano spesso, ecco una lista degli ultimi adeguamenti in anni di normativa, dal 2013 al 2023, 2024 per caldaie a condensazione.
Le norme europee per il perfezionamento sostituzione e passaggio a condensazione.
Defangatore caldaia obbligatorio
Nella maggior parte dei casi si è obbligati ad installare un filtro magnetico detto appunto "defangatore" che trattiene magneticamente molti residui ferrosi prima che tornino in caldaia (specie quando nuova). Ne si compilerà l'installazione su libretto di impianto secondo Dpr 74/13.
Perché è d'obbligo?
Salvo rari casi, come le situazioni di antecedente installazione, conviene installarlo per seguire la norma tecnica.
Chi lo impone?
Lo impone la Normativa citata nel Dpr n.59 del 2009 che parla di obbligo in caso di durezza eccessiva dell'acqua, oltre i 25°Francesi.
Lo impone la casa costruttrice dell'apparecchio
Si tratta di una tutela dell'apparecchio che impone il costruttore e la normativa europea, per ridurre al minimo le sostituzioni o manutenzioni precoci dovute a residui e sporcizia.Vediamo i casi.
Installazione caldaia a camera aperta
Nell'installazione di questa caldaia abbiamo solamente il consiglio per il trattamento acque in generale, quello di installare comunque questi filtri, anche per la parte di acqua sanitaria di carico (bagno e cucina).
Installazione caldaia a condensazione: i 2 filtri obbligatori
Filtro defangatore caldaia obbligatorio
Per quanto riguarda tutte le altre installazioni (la maggior parte) dunque di caldaie in classe 5 o a condensazione vale la regola del filtro defangatore obbligatorio per preservare il lato termico (riscaldamento/termosifoni) dell'apparecchio e dell'impianto.
Filtro a sali caldaia obbligatorio
Anche il filtro dosatore (quindi che aggiunge sali) va installato obbligatoriamente in questo caso per preservare tutta la parte sanitaria (acqua calda dei rubinetti, doccia, bagno, cucina, etc.), ma non è tutto...
Perchè mettere i filtri se non ho pulito gli impianti?
NB: per tutte le nuove installazioni caldaia a condensazione, è OBBLIGATORIO il lavaggio chimico impianti di riscaldamento e facoltativo quello sanitario, sia per normativa che per garanzia sullo scambiatore.
L'intervento è obbligatorio anche sopra i 25°F(francesi/durezza acqua potabile) e consigliato per vecchie tubazioni da ripristinare, aumento di portata o semplice pulizia, secondo Dlgs 59/2009
Lavaggio chimico OBBLIGATORIO impianti idraulici
Dal 2009 è in vigore il Decreto Legislativo n.59, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.132 , il quale OBBLIGA una manutenzione costante anche dell'impianto termico e la sua pulizia con annessi caloriferi.
Pulizia tubi impianto idraulico
Dopo aver capito dove installare l'apparecchio, e prima del suo collaudo, occorre effettuare un'intervento idraulico di pulizia o lavaggio dell'impianto di riscaldamento e, qualora la durezza dell'acqua si trovi al di sopra dei 25 gradi francesi, anche dell'impianto idrico-sanitario, pena il decadimento della garanzia sugli scambiatori primari e secondari della caldaia.
Il miglioramento energetico è ormai d'obbligo, anche per le emissioni, oltre che per i consumi e gli sprechi e rimane comunque detraibile fino al 65%.
Libretto di impianto: normativa 2013
Per qualsiasi nuova installazione di caldaia o scaldabagno è obbligatorio compilare il libretto di impianto. Il libretto di impianto (o di centrale per kW maggiori) serve a registrare tutti gli interventi di manutenzione, la targa del'impianto, il controllo fumi con esito dei rendimenti, le operazioni effettuate durante la vita dell'impianto, insomma una vera e propria carta di identità obbligatoria. Stiamo parlando del Dpr n.74 del 2013 che contempla anche pulizia e lavaggio apparecchio/impianto.
Normative installazione 2016: dalla detrazione al recupero immediato
A partire dal 31 luglio 2016, è nato il nuovo Conto Termico 2.0, che permette un recupero della detrazione entro massimo 60 giorni dall'installazione di un nuovo apparecchio energetico o per diverse operazioni di recupero efficienza energetica o ripristino energetico come l'isolamento e la pulizia dell'impianto idraulico.
Ad oggi 2021 è possibile ottenere anche lo sconto in fattura che restituisce al cliente, grazie ad un ecobonus, fino al 65% della spesa per la sostituzione della caldaia.
Normativa caldaie 2017: camera aperta
Il 2017 registra una nuova proroga dell'installazione delle caldaie a tiraggio naturale, quindi di tipo "B", sempre e solo con scarico fumi in canna fumaria collettiva, fino a fine 2018.
Cosa vuol dire?
Che le caldaie a camera aperta, di cui sopra, godono ancora del beneficio della produzione e distribuzione, quindi vendita ed installazione da parte di idraulico (sempre con dichiarazione di conformità).
Sarà difficile acquistarla oltre questa scadenza, poiché i costruttori a tuttoggi dovrebbero aver terminato la produzione, esuberi di magazzino non verranno considerati quindi, ma l'installazione DEVE avvenire entro fine 2018.
Quando passare a condensazione?
Di seguito alcuni esempi delle situazioni più classiche in cui ci si può trovare in caso di sostituzione caldaia, delucidazioni tecniche sulla condensa e leggi pertinenti.
Se ho una caldaia a tiraggio naturale sono obbligato a sostituirla con la condensazione?
Assolutamente no, immaginiamoci quante caldaie ancora in funzione ci possono essere di quel tipo, in tutta Italia, funzionanti. Ci devono essere condizioni per la replica di installazione di uno stesso apparecchio anche per quanto riguarda l'esposizione (vietata) all'esterno, lo scarico a tetto o su facciata secondo il caso, deve trattarsi di quell'opera esclusiva e non in fase di ristrutturazione.
In sintesi
Morale della favola, se si tratta di una sostituzione "indoor" in presenza di camino ramificato collettivo ok, possiamo valutare la sostituzione, sempre nelle condizioni di conformità.
Se la caldaia ancora funziona ma è molto vecchia (oltre 30 anni) e soprattutto se si trova all'esterno, il consiglio è di cambiarla appena possibile passando a condensazione.
Se si trova all'interno e vuol'essere sostituita, guardare se il camino è collettivo, perché qualora fosse singolo si brancola nel buio per cercare altre cose mentre si rischia uno "sgambetto" in fase finale.
Normativa di riferimento sostituzione caldaia con condensazione 2019
L'obbligo in vigore vale per tutte le caldaie tradizionali, ovvero quelle a camera stagna NON a condensazione (la classica caldaia turbo).
La Legge sull'installazione di caldaia a condensazione è la UNI 7129 al 3°paragrafo, essa è giustificata dal rendimento del potere calorifico PCI e PCS della combustione di caldaie a condensazione, il PCI: Potere Calorifico Inferiore.
Che cos'è il PCI?
Il potere calorifico inferiore è il valore che si ricava dal calore sprigionato dalla combustione, al netto di altri reintegri o recuperi di lavoro come il sistema della caldaia a condensazione e senza considerare altri agenti differenti dal gas domestico (metano) in combustione.
Che cos'è il PCS?
Il potere calorifico superiore è un valore che rappresenta tutto il calore prodotto dalla combustione.
Questo valore, per il gas naturale, viene fissato a 54 MJ/kg (circa 1,13 volte il PCI).
Nella combustione vengono coinvolte altre sostenze presenti nel gas che arriva a casa, additivi del metano, scorie, atri sottoprodotti del gas presenti nelle tubazioni o sempre nel combustibile.
Perché è obbligatorio condurre la condensa nello scarico?
Ricordiamo che la condensa si forma per la combinazione dell’idrogeno contenuto nel combustibile e l’ossigeno atmosferico che, a determinate temperature ed a causa del regresso di stato raggiungono molto prima il cosiddetto "punto di rugiada" del vapore trasformandolo velocemente e quasi diremmo precocemente il vapore in liquido a base acida, corrosiva.
Questo valore, per il gas naturale, è fissato a 47,7 MJ/kg.
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Ultime sulla caldaia turbo
Le caldaie non a condensazione, quindi a camera stagna (tipo C), anche quelle in giacienza fino ad oggi 2020, non sono più installabili.
Nota Importante: a partire dal 26 settembre 2015 i produttori e fornitori di caldaie non potranno più immettere sul mercato apparecchi che non siano a condensazione o a classe energetica elevata, le caldaie a condensazione diventeranno praticamente l'unica soluzione.
Le uniche caldaie disponibili a partire dal 2016 di differente tipologia potranno essere installate solo per sostituzioni e MAI per nuove installazioni.
Vendita vietata caldaia turbo: ultime 2020-2021-2022
Attenzione: non sono più in vendita le caldaie a camera stagna di tipo "C" non a condensazione (le cosiddette caldaie turbo).
Nei grandi centri "fai-da-te" come Leroy Merlin, Bricoman, Brico Io, etc. Si vendono solo caldaie a condensazione.
Per le caldaie a camera aperta non è più consentita l'installazione, questo gia a partire da ottobre 2018, oggi nel 2020 confermata.
Potrete contattare i nostri tecnici per eventuali possibilità di riparazioni o alternative in casi particolari.
Normativa Caldaia 2022
Ad oggi, rimangono cnfermate le normative che obbligano qualsiasi sostituzione di caldaia tradizionale con caldaia a condensazione, sistema combinato ibrido o addirittura pompa di calore.
Caldaia a tiraggio naturale in condominio
Per la questione installazione caldaia autonoma in condominio, molteplici le varianti, possiamo rifarci a singolari casistiche in cui sia consentito installare una caldaia a tiraggio naturale, ovvero quando il camino collettivo ha tiraggio sufficiente (>3Pascal) e, non potendo scaricare a tetto, il CENTRO ASSISTENZA AUTORIZZATO (costruttore) dei nuovi apparecchi fornisce consenso di attivazione garanzia e prima accensione.
L'amministratore è tenuto ad essere in possesso dei regolari documenti del camino collettivo condominiale.
Cronologia delle normative
Per riassumere:
Prima del 18/12/2012
Lo scarico a parete era consentito nella sostituzione secondo i regolamenti locali dei comuni;
Dopo il 18/12/2012 - Legge 221/2012
Lo scarico a parete fu consentito soltanto per caldaie a condensazione;
Dopo il 31/08/2013 - Legge 90/2013
Lo scarico a parete fu consentito per l'installazione di caldaie a bassa emissione (NOx) o caldaie a condensazione;
Sempre nel 2013
Libretto di impianto obbligatorio e manutenzione/lavaggio obbligatorio su nuova installazione
Dopo il 19/07/2014 - Dlgs 102/2014
Lo scarico a parete è stato consentito solo per caldaie a bassa emissione NOx classe 5, caldaie a condensazione o caldaie convenzionali a camera stagna aventi rendimento maggiore di 90 +2 log Pn o collegate ad un impianto termico a pavimento.
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